tag:blogger.com,1999:blog-8972308507216099304.post8530543055310082516..comments2019-02-07T05:22:12.038+01:00Comments on Spigoli: 25 aprile:per una memoria accettata e rispettataUnknownnoreply@blogger.comBlogger8125tag:blogger.com,1999:blog-8972308507216099304.post-84696495583962175562008-04-28T22:54:00.000+02:002008-04-28T22:54:00.000+02:00Ma senza i partigiani non ci sarebbe stato nessun ...Ma senza i partigiani non ci sarebbe stato nessun 25 aprile...Valehttps://www.blogger.com/profile/11507702307955168931noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8972308507216099304.post-39065287282751127992008-04-28T10:10:00.000+02:002008-04-28T10:10:00.000+02:00Caro Sergio, ma pensi che i partigini rossi combat...Caro Sergio, ma pensi che i partigini rossi combattevano per l'Italia democratica o per fare la rivoluzione del proletariato? Allora smettiamola di dire che i rossi ci hanno dato la democrazia. Senza l'influenza americana* la fine della Romania non ce la toglieva nessuno...<BR/><BR/>Articolo stupendo! <BR/><BR/>*non sono filoamericano.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8972308507216099304.post-3371597509131761002008-04-25T19:11:00.000+02:002008-04-25T19:11:00.000+02:00Il rispetto per tutti i caduti mi trova completame...Il rispetto per tutti i caduti mi trova completamente d'accordo.<BR/>Non è da confondere, però, con le idee.<BR/>Se, invece, si vuole equiparare i morti per equiparare le idee, allora non sono d'accordo.Sergiohttps://www.blogger.com/profile/12118018535249864980noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8972308507216099304.post-91215361062561863422008-04-25T16:31:00.000+02:002008-04-25T16:31:00.000+02:00perfettamente daccordo sullla necessità di una mem...perfettamente daccordo sullla necessità di una memoria rispettata. Credo che dopo 63 anni sia ora di finirla con discorsi rettorici e trovare una data che dia modo di ricordare tutti i morti di qualunque parte. Morti che non sono da una parte giusta o sbagliata sono morti per qualcosa in cui credevano profondamente e pertanto sono da onorare, giusto citare Almirante che già molti anni fà sosteneva la pacificazione.Questa nostra aspirazione si scontra però con l'atteggiamento dei signori resistenti che vogliono sempre dare lezioni a tutti vedi il novello Catone il Censore "Cesa" che appunto censura Luca Romagnoli e tutti che censurano Ciarrapico ecc.ecc. basta questa nazione non avrà mai una pace vera se lor signori non la pianteranno di dare lezioni di "democrazia" a tutti.<BR/>La smettano specie ex e post e rifondatori comunisti non mi pare che siano il pulpito giusto per dare lezioni a nessuno.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8972308507216099304.post-55646378448824164132008-04-25T14:07:00.000+02:002008-04-25T14:07:00.000+02:00Bel post. Condivisibile.Bel post. Condivisibile.articolo21https://www.blogger.com/profile/03716609687399547813noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8972308507216099304.post-35217060684880738032008-04-25T12:23:00.000+02:002008-04-25T12:23:00.000+02:00Belle parole quelle dell'articolo sul blog, compli...Belle parole quelle dell'articolo sul blog, complimenti.<BR/>IvanAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8972308507216099304.post-77383480087449930482008-04-24T23:48:00.000+02:002008-04-24T23:48:00.000+02:00parole molto sagge.Io non ho voluto scrivere nulla...parole molto sagge.<BR/>Io non ho voluto scrivere nulla sul 25 aprile.<BR/>in compenso ho dedicato un articolo agli Indiani d'America che casualmente mi sono molto simpatici...Simonehttps://www.blogger.com/profile/15374618721145957083noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8972308507216099304.post-42904316753839509752008-04-24T23:40:00.000+02:002008-04-24T23:40:00.000+02:00Aprile. Venticinque. Liberazione quale dogma laico...Aprile. Venticinque. Liberazione quale dogma laico della tanto sbandierata religione civile della resistenza. Resistere contro un invasore (terribile) per incollare la propria etichetta alle uniformi di altri invasori: i veri “liberatori”. Si festeggia. Per cosa ? Sono forse stati i ventimila Italiani fascisti o presunti tali, cattolici, semplici critici e “figli di nessuno” un magnifico corpo sacrificale in un rito di purificazione necessario ? Per la libertà, la democrazia, la pace e la pacificazione ? No: il gelido e consapevole contrario affogato nel sangue della cieca vendetta, barbaramente scagliata contro vittime sempre inermi, spesso innocenti ed incolpevoli per qualsiasi giustizia. I suicidi, a migliaia, delle donne stuprate dai soldati Alleati; i furti, le torture e le violenze indicibili commesse dagli stessi. No, non c’è giustificazione, né fine legittimante. Appunto, quale fine ? Col senno di poi gli effetti di quell’epopea hanno smentito qualsiasi ipotesi e tesi, di buona e di mala fede. Di democrazia propriamente detta, infatti, non si può parlare, giacché solo il rito formale dell’elezione salva le apparenze. Il simulacro della democrazia rappresentativa, smacchiata da qualche tempo di ogni ipocrisia, ha perso qualsiasi pretesa di rappresentatività. La libertà di pensiero è stata saccheggiata dal sistema dei mezzi di comunicazione, che, lungi dall’essere plurale, libero e critico, pare persino peggiore negli effetti dell’azione propagandistica del fu Goebbels, perché mascherato, dunque subdolo. Si è imposto pertanto un “governo” tanto odioso quanto invisibile: quello delle minoranze, ovvero il contrario della democrazia. Passando rapidamente in rassegna aspetti più concreti si potrebbe facilmente rilevare come la politica monetaria (e gran parte di quella economica ) sia appannaggio dei tecnocrati di Bruxelles, dunque “sciolta” dall’interesse popolare. Si dovrebbe, inoltre, aggiungere che la politica estera e molto spesso quella interna (leggi stragi, “Gladio”, missioni di “pace”, basi militari) vengono protocollate dagli USA. Nel 1968 “the whole world is (was) watching” la peste libertaria diffusa dal “Movimento dei movimenti” e sfortunatamente anche i “liberati” Italiani stavano guardando. Così il preludio della globalizzazione americana (come a dire continuità nell’invasione) spazzò via con l’ultima generazione cresciuta ed educata nel precedente regime (gente che ha innegabilmente ricostruito l’Italia, essendo artefice del boom economico degli anni ’60 ) i valori di una Tradizione millenaria. Liberazione ? Sì, ma dalla serenità e dalla solidarietà di una società che faceva della comunità la sua struttura portante; da un’identità forte, caratterizzante, protettiva di fronte alla modernità; da una gerarchia di valori che poneva la cultura in cima ed il denaro in fondo; da un mondo in cui il corpo di una donna aveva il senso sacrale di rendere immortale l’umanità; dai giorni in cui mangiare significava sfamarsi, crescere e non consumare; da un modello sociale (certamente contaminato da errori e contraddizioni ) ed approdare ad uno individualista per il quale i bambini e gli anziani sono zavorra di cui liberarsi con denatalità, aborto, ospizi;da anni in cui non era l'abbigliamento il motivo di vergogna, bensì il comportamento, poichè la responsabilità (anche quella penale) era personale, non collettiva; dal bel Tempo antico in cui sacrificarsi per un Ideale o per gli altri si traduceva con eroismo, non con stupidità. Allora, festeggiare cosa ? Non si fa festa dei morti e della Nostra cara vecchia Patria ammazzata.<BR/><BR/>Antonio Del PreteAnonymousnoreply@blogger.com